venerdì 7 novembre 2008

che disastro...

ROMA - «Lo ha fatto di nuovo». Il New York Timestitola così, facendo il verso a una celebre hit di Britney Spears, il suo articolo dedicato a Silvio Berlusconi e alla battuta su Barack Obama «abbronzato», fatta a Mosca a margine del suo incontro con il presidente Dmitri Medvedev. Sul sito del più importante quotidiano americano sono stati anche pubblicati i commenti di migliaia di lettori: in poche ore sono arrivati centinaia messaggi, gran parte dei quali inviati da italiani. Dall'Italia sono arrivate scuse di navigatori, lettori comuni. Che hanno riempito, quasi soltanto da soli con qualche eccezione di lettori americani, ben 48 pagine del "Caucus", il blog politico del New York Times

L'IMBARAZZO DEGLI ITALIANI - Pochissimi difendono il premier e nessuno riesce a nascondere un certo imbarazzo. Nemmeno Matteo Emanuele: «I’m Italian (I apologize for my bad english) ... ma posso assicurare che tutto quello che Berlusconi ha detto non era offensivo. Voleva solo facilitare i rapporti tra Usa e Russia. Tutti i commenti negativi su queste pagine sono ispirati dai dibattiti pubblici sulle tv italiane condotte da comunisti pagati con i soldi pubblici. Americani non fatevi ingannare da loro...». Altri, sempre italiani, la fanno più breve, come Gigi: «Nel nostro paese abbiamo un virus: si chiama Berlusconi. Scusate». I messaggi di scuse dei nostri connazionali, la maggior parte dei quali vive negli Usa, sono centinaia. «Noi non siamo come lui, vi prego, credetemi» assicura un altro lettore.

GLI AMERICANI: «DIO LO SALVI DA SE STESSO» - Diverso il tono dei lettori Usa che, almeno sul New York Times, sembrano appartenere alla categoria di chi non capisce il senso dello humor del premier italiano: «Gli americani non hanno bisogno di alcun cittadino straniero che faccia commenti sulla razza del presidente eletto» scrive, tra l’altro, un utente che si firma "Roz". «La razza di Obama non dovrebbe essere mai oggetto di alcuna battuta. Serve rispetto», dice un altro utente. «Berlusconi dovrebbe fare in modo che Dio lo salvi da se stesso; è stato un imbecille tutto il tempo» conclude invece "Kindame".

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