venerdì 7 novembre 2008

A me è piaciuto,voglio condividerlo con voi.


Articolo sulla rubrica "Americas", Corriere della Sera.

07/11/2008

Aspettando Barack

Scritto da: Rocco Cotroneo alle 14:31

Scusate il lungo silenzio, sono in Italia. Gioco delle previsioni su presidenza Obama e America Latina. Eccone alcune, attendo le vostre.

1) Via l'embargo a Cuba. Non subito, nè in forma unilaterale, ma mascherato da concessione di buon senso e in cambio di qualcosa. Per cominciare, verranno tolte le limitazioni ai viaggi dei parenti e altri irrigidimenti dell'era Bush.

2) Asse con il Brasile. Potrebbe essere la carta di Obama per risolvere e superare la precedente politica dei due forni (ostilità ai governi radicali, tolleranza per quelli moderati). Mi immagino un'intesa più politica che economica. A meno che i prezzi del petrolio non tornino alle stelle: in quel caso gli Stati Uniti seguiranno da vicino la vicenda dei giganteschi giacimenti del pre-sal.

3) Niente nuovi accordi di liberoscambio, tenendo in piedi solo quelli attuali, con Paesi piccoli. Congelamento delle trattative con la Colombia, secondo le inclinazioni della maggioranza democratica al Congresso.

4) I rapporti con la Colombia, il Paese che più riceve denaro da Washington fuori dagli Usa, saranno un problema serio per Obama. Non dimentichiamo che i fondi contro la coca e la guerriglia, e i consiglieri militari, furono decisi nell'era Clinton. Se Obama prendesse atto che distruggere le colture non serve a nulla (la coca ha invaso l'Occidente) sarebbe una gran cosa.

5) E con Chavez? Credo che Obama resterà semplicemente ad aspettare. Ora che non c'è più il demonio Bush, sarà il leader venezuelano a dover spiegare alle sue folle come bisogna considerare il proprio miglior cliente.

6) Messico. Grande punto interrogativo, perchè qui si bilanciano due tendenze opposte: un maggior protezionismo interno (quindi paletti al Nafta iperliberista) e una politica più aperta sul tema dell'immigrazione.
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