domenica 14 febbraio 2010

lumachine....

Ogni cosa ha un suo prezzo. Amore a parte.
Anche quando si dice che non c'è prezzo, si sta già affermando che è così alto che non si può conteggiare. Ma c'è.  Invece l'Amore no. Quello che è troppo poco, o quello che è troppo, ugualmente non ha prezzo.
Tutto il resto si.

Oggi mi va di convidere l'idea che mi frulla da giorni intorno, ovunque cerchi di girarmi la sento bisbigliare.
Qualcuno mi faceva pensare alle lumache. Io le ho sempre considerate così insignificanti, invece...
Invece la loro lentezza, ora mi piace.
In un tempo in cui tutto deve per forza andare di corsa, io VOGLIO lentezza.
Altra cosa delle lumache: la viscidezza. Mi ricorda che anche io, in molti momenti sono sfuggevole. E mi ritraggo. E mi allerto cercando di tastare il terreno sotto di me, allungando il più possibile le mie antennine, salvo poi urtare questo o quell'oggetto della mia attenzione e,spesso involontariamente, ma anche no, arretrare.
Mi ricorda pure che è questa lentezza che  le permette di "fare strada" a suo modo e anche "lasciare" la scìa.
Da qualche giorno, ammiro le lumache. Molto.
A volte penso che la velocità con cui tutto si svolge, sia troppo per me, ne parlavo anche oggi, con Cinzia.
Cinzia è mamma da quasi due anni. La sua splendida bimba, Emma, ha due occhi che ricordano i colori di un fiordaliso. E le sue labbra, ereditate da Paolo, sono rosse e carnose come quelle ciliegie che appena guardi ti mettono allegria, voglia di rosicchiarle; ma Emma dorme molto poco. Conosco bene cosa voglia dire perdere notti e notti di seguito...  proprio non la invidio. Ma Cinzia è un'artista. Ed è fantastica, mi piace. Ha le sue strategie, nonostante il briciolo di pazzia che il tanto sonno arretrato può causare.

Pochi pensieri, questa sera, sera del giorno dell'amicizia e dell'amore.... .

Affido a Te, Gesù, tutti i miei pensieri, il mio cuore e tutte quelle lacrime che, in questo istante, rimando indietro. Tu sai farne buon uso, trasformale in gocce d'amore per chi, oggi, si sente solo. E per chi, domani, sentirà ancora solitudine. Con un'immensa gratitudine per tutto l'Amore che mi doni, ogni giorno.

Vorrei che Mietta prendesse per mano il suo papà. come faceva da piccolina, e stringendo quelle grandi, grandissime mani, si potesse sentire serena, al sicuro, come allora.  Sarebbe il tuo giorno, domani, Buon Compleanno, papi, sempre nel mio cuore.

2 commenti:

smeegle ha detto...

grazie, bellissimo!

millydilorenzo.blogspot.it ha detto...

a te, caro amico di un tempo.