lunedì 5 aprile 2010

Le montagne sono ancora cariche di neve. Quest'anno parrebbe quasi come se la  natura  fosse stata contagiata dalla mia pigrizia; rimane spinta da un'energia involontaria di rinnovamento... come me?! 
Le piccole gemme sui rami degli alberi si  trasformano piano piano in piccole ma verdissime foglie e le margherite e il tarassaco che da qualche settimana, ormai, popolano i prati dei dintorni, sembrano urlare "Datti una mossa!" ...ma il risveglio dal letargo invernale è alquanto lento.
Anch'io fatico a mettermi in moto; sento il peso di minuscole ma pesantissime pietruzze di cui il mio cuore è carico, che mi impediscono di assaporare il tempo che mi è donato.
Così, oggi, pomeriggio di Pasquetta, decido che andrò a fare una passeggiata. Me lo devo. Col mio passo lento, esco ad osservare la natura che si risveglia; senza una meta. A volte può essere positivo anche solo camminare. Mi sorprendo di me stessa, odio questa frase. Ho sempre asserito con una certa prepotenza che non si cammina senza meta. Eppure oggi, ne sento troppo forte il bisogno. E ne approfitterò della tregua che ha concesso questo pazzo pazzo tempo di primavera. Ho bisogno di uscire. Matteo verrà con me. A noi piace osservare gli insetti,  qualche strano fiore. E adoro la complicità con cui, lui ed io, viviamo certi momenti.
Vado e vedo se, lungo la strada, riesco a liberarmi anche fosse di uno solo di quei sassolini.
Buon Lunedì dell'Angelo, mondo! 

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