lunedì 6 settembre 2010

Rivedere qualcuno significa, per me,  soprattutto poter parlare, entrare in empatia.
Ieri sera ho rivisto una persona a me molto cara che da qualche tempo non vedevo.
Mi ha fatto molta MOLTA tenerezza; sta vivendo una situazione difficile o, quantomeno, diversa da quella che aveva programmato. "Programmato" ...  ^_^ ...
Sapevo di questo periodo e sapevo anche che non lo stava vivendo troppo bene. Incontrarlo ha dissipato le mie preoccupazioni: fortunatamente, ieri, in quei bellissimi occhi azzurro cielo, non ho visto tristezza e ne sono davvero felice e sollevata. Immaginare di saperlo affaticato mi avviliva davvero molto.
Mi è piaciuto tantissimo sentirgli pronunciare una frase in particolare: "spesso interpretiamo la sfortuna, difficoltà, disagio, ignorando quale sarebbe stata l'alternativa. E se fosse capitato questo  per tutelarci da qualcosa di  peggiore ?" .
Sorrido al pensiero di quante volte mi ha fatto incavolare,  delle innumerevoli volte in cui abbiamo discusso sul suo modo di educare, sul suo modo di vedere la vita e, invece, questa volta eravamo totalmente in sintonia.
Sua figlia è stupenda, bellissima. A lei l'ho detto, che è bellissima. Anche a loro. Ha gli stessi occhi suoi e di sua madre, la bellezza dei suoi 25 anni, e una lucentezza  in più : la bellezza della maternità.



"( ...) ... disse all'uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita".  E' il Vangelo di oggi. E io chiedo al Signore che, tendendoli verso di  lui, possa guarire anche le ferite dei nostri cuori...   e tutte quelle ferite che infondiamo, più o meno consapevolmente, al prossimo. Possa il Signore darci sempre SEMPRE la forza di tenere fede alle nostre promesse.

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