giovedì 7 ottobre 2010

Stamattina, in sella alla mia fedele verdina, come spesso accade, in ritardo, fuggo via, percorrendo a 200 chilometri orari la breve distanza tra casa mia e l'ufficio, circa 4km. e mezzo.
Correre sulla pista ciclabile che copre parzialmente  tale distanza è' un po' un videogame: strettoie improvvise, buche, pedoni impazziti  che escono dai bar (questa cosa del marciapiede promiscuo mi sa tanto di terno al lotto...), vie laterali che permettono ai musi delle auto di sbucare proprio per sporgersi all'improvviso verso di te, eccetera eccetera...  e, quando sei in ritardo - come tradizione vuole spesso e volentieri - qualsiasi cosa risulta d'impiccio.
Luca dice sempre che, prima o poi, se non sto attenta...
Stamattina la suddetta pista era straordinariamente colma di mamme che, a piedi,  portavano i propri bimbi alla scuola materna che,guarda caso, si affaccia sul piazzale della chiesa, sempre prospicente alla nostra pista.
Onde evitare volentieri i punti bonus, ho deciso,di immettermi nella carreggiata che, per mia fortuna, era in quel momento deserta. Questo cambio di prospettiva mi ha permesso di osservare una bimba tutta rosa, a manina della sua mamma, grembiulino rosa, scarpine rosa, pantaloni rosa, giacchina antivento rosa, bionda, treccine, sembrava appena uscita dalla pubblicità di una nota marca di merendine. Ho provato molta tenerezza per quella scena: ogni passo della mamma erano  quattro della bimba che, quasi, trascinava i propri piedini  probabilmente poco  entusiasta della nuova giornata d'asilo  e  dal braccio sinistro stringeva un cicciobello un po' spettinato, svestito, col ciuccio in bocca.
Si, ho pensato, in fin dei conti è una giornata stupenda di sole, il sole d'ottobre ha un suo fascino...
Ho rallentato la pedalata, godendo dell'andatura lenta, in barba all'inesorabile ticchettìo dell'orologio.

A volte succede proprio questo, nei miei giorni. C'è un ineluttabile bisogno di qualcosa/qualcuno che mi dice/dimostra/parla/urla/tace che devo rallentare, altrimenti mi perdo un pezzo di cose/vita/esperienza...

L'angelo che parla... 

eh.. lo so... son pensieri che si rincorrono nella mente... capita a tutti...   ^_^ ... di capire, di leggere dentro, di scoprire... solo se apriamo, oltre ai normali sensi, anche il cuore. 

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