sabato 17 settembre 2011

A leggere le pagine di facebook di alcuni, per chi, come me, è assiduo frequentatore dei social network (personalmente son presente - delirio di onnipresenza? - in sei di essi.... e non è un vanto.. -cavolo, ho scoperto ieri che una marca di carta igienica si chiama "Vanto" ...sul serio!) viene tanto da ridere; in altre, viene davvero da piangere: tra foto del nuovo taglio di capelli, della nuova vacanza, del nuovo moroso/morosa, inviti ad entrare a questo o quel gioco, ad utilizzare questa o quella applicazione....
Ieri, nel mio status fcbk, ad esempio, campeggiava la  frase "Io NON sono il mio status". Perchè? Be' , prestodetto, gli "status" sembrerebbero una cosa "statica", invece non è così: alle 16 vivevo questa cosa, alle 16.05 potrei rinnegare di aver sentito  o vissuto la stessa cosa che cinque minuti prima sventolavo  ai quattroventi. Vedi?  Ecco.
Comunque, una delle cose che, personalmente, ritengo più antipatiche tra tante è quegli status che esordiscono con un "Se anche tu...... copia e  incolla nella tua bacheca". 
Come se tutti fossimo "ricattabili" (no no, non mi riferisco a cose berlusconiane); un po' una sorta di "schierati di qua, così fai vedere che appartieni a questa o quella stirpe". Penso non sia un buon esercizio di "libertà di pensiero", anzi, devo dire che parrebber piuttosto una palese schiavitù.
Quindi evito, nella misura della mia ignoranza che è tanta, di condividere contenuti il cui tema - politico ma anche, ultimamente, religioso - possa in qualche modo dichiarare un mio favore o contro qualcuno o qualcosa, perchè, inevitabilmente, urterei la sensibilità di qualcuno e non ne sarei per nulla felice. Anzi.

Ecco che, da pagina a Pagina, a leggere, invece, quella di questa domenica, non posso far altro che aumentare la mia convinzione che, questo Gesù di Nazareth, sia proprio un sovversivo. 
E qui chiedo aiuto alla mia cara Etimologia :

Dal Latino subversus, participio passato di subvèrtere ovvero volgere dal basso in alto, sotto-sopra.

Questi ultimi che diventano primi e viceversa è enormemente al di là della mia portata.
Ma sai cosa mi fa più tenerezza ? Quel :"Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?".
Penso che agli occhi di Dio siamo tutti amati allo stesso modo, cosa davvero inconcepibile alla mia limitata mente, quella stessa mente che mi impedisce di amare - ma non di pregare per-  quella determinata persona epidermicamente antipatica.
Penso anche che, come dicevo ad un Anonimo nei commenti nel blog di un amico, pur nell'uguaglianza, siamo unici. E questo è proprio fantascienza, no ? eppure.... eppure....
Forse la mia non è proprio "invidia", Signore, ma, piuttosto, una sorta di tensione verso: si, anche a me piacerebbe essere buona così. Meglio: mi farebbe felice essere buona così. Anzi, forse proprio per questo ci racconti la parabola del vignaiolo e dell'ultima ora....

P.S. : Il Vangelo di domani lo trovi qui : Mt 20,1-16 

2 commenti:

danila ha detto...

Molte volte mi son chiesta da dove arriva la bontà di certi "grandi" come ad esempio San francesco..mi son chiesta se ciò sta già nella loro natura o se invece è frutto di una conquista personale....non ho ancora avuto risposta a questa mia domanda; ho però capito che, per me, sta nella preghiera, nel mio mettermi dentro a me stessa, nello star dentro alla vita l'unica possibilità di diventare migliore, di avvicinarmi all'altro con umiltà, di aprire un con-tatto. La strada è lunga e trova continui ostacoli nelle fragilità che ci portiamo come un bagaglio pesante ed è per questo che non si deve demordere ma....pregare!

milly ha detto...

Grazie Danila. Un caro abbraccio a te!