mercoledì 15 febbraio 2012

‎'E Tu Lo Chiami Dio'
di R. Di Lorenzo

Vorrei volare ma non posso
E resto fermo qua
... Su questo piano che si chiama terra
Ma la terra si ferma

Appena io mi rendo conto
Di avere perso la meta’ del tempo,
E quello che mi resta e’ di trovare
un senso
 
Ma tu, sembri ridere di me,
Sembri ridere di me

E tu lo chiami Dio,
Io non do mai nomi
A cose più grandi di me
Perche’ io non sono come te
Ma conosco l’ amore
Io, io che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore.

Vorrei volare ma non posso
E spingermi più in là
Adesso che si fa silenzio attorno
Ma il silenzio mi parla…

Devo combattere con le mie lacrime
Mica con una poesia
E non c’è ordine nei letti d’ ospedale
Come in una fotografia, rivedo
Dritta sulle spalle la mia figura

E tu lo chiami Dio,
Io non do’ mai nomi
A cose piu’ grandi di me
Perche’ io non sono come te

E tu lo chiami Dio,
Io non do’ mai nomi
A cose piu’ grandi di me
Perche’ io non sono come te
Ma conosco l’ amore
Io, che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore

E tu lo chiami Dio,
Io non do’ mai nomi
A cose piu’ grandi di me
Io.....io sono come te

3 commenti:

Danila ha detto...

...IO non do' nomi a cose più grandi di me...è Una frase già sentita che mi ha colpito per la profonda "semplicità" che racchiude in sè; però a me sembra un po' presuntuosa questa: "conosco l'amore" .....o la mia è invidia? C'è chi c'è riuscito in questa impresa? .....a me fa pensare che solo i santi ci siano riusciti ed io cerco giorno dopo giorno, cadute e alzate, a cercare i piccoli pezzi di questo grande puzzle che si chiama Amore, che si chiama vita!

millydilorenzo.blogspot.it ha detto...

E' il testo della canzone in gara di Eugenio Finardi al Festivalone di quest'anno. A parte la melodia, che trovo piacevole, ho goduto del testo, in particolare della frase:
"Devo combattere con le mie lacrime
Mica con una poesia".
Penso anche -senza l'improbabile presunzione di averne l'essenza in tasca- di aver conosciuto anch'io l'Amore, una volta nella vita. Per questo che resta dentro il più bel ricordo da evocare nei momenti buii, e ne rivela l'altra faccia ( che è la frase seguente):
"Io, che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore".

Sai cosa mi ha fatto "sciogliere"? Pensare che la stesse cantando il Nazareno; provaci anche tu, prende un colore diverso . Non trovi?
Ciao Danila! buon venerdì!

Danila ha detto...

Hai ragione...... il tuo modo di sentire, di vedere le cose..... dona dolcezza alla vita! Grazie a te!