venerdì 2 marzo 2012

Un pensiero di Lucio che condivido volentieri.

"Non siamo fatti tutti di sacro e profano? Non capita di guardare il cielo e di avere i piedi nel fango? Ma Gesù è un'altra cosa. Mi ha sempre emozionato il fatto che la persona guarita da Lui stava bene non perché finalmente poteva camminare o vedere ma perché, finalmente, aveva trovato qualcuno che si era identificato con lei, l'aveva capito fino in fondo.
Credo in tutto ciò in cui si può credere, in Dio come nell'arte, nel mare, nella vita. Credo in Dio perché è il mio Dio. Lo riconosco negli uomini, nei poveri soprattutto, in tutti coloro che hanno bisogno di aiuto. Mi ha sempre colpito la decisione di Cristo di nascere povero. Lui, povero, è il futuro. La fede cristiana è il mio unico punto fermo, è... l'unica certezza che ho.
Sotto ogni forma d'arte c'è Dio e l'arte stessa è un dono divino che unisce la gente e la fa vibrare".

-Lucio Dalla-
 

3 commenti:

carmen ha detto...

Grazie Milly..è commovente leggere queste sue parole, ma spiegano ancora di più la bellezza della sua musica!

millydilorenzo.blogspot.it ha detto...

Già, Carmela, lo credo anch'io. Sono legata alle sue canzoni, emotivamente : i primi ricordi reali, di cui ho memoria cosciente e con un minimo di raziocinio, estate 1980,avevo nove anni, era l'anno della mia prima comunione...e anche l'anno dei mitici Mondiali .
Mio padre ascoltava Banana Republic e di seguito non smise mai più di cantare tutte le canzoni dell'audiocassetta. ^_^ !

Danila ha detto...

I miei ricordi, perchè più vecchiotta, vanno a 4 marzo 43 e mi ha sempre colpito la leggereza delle parole per descrivere una situazione così difficile........poesia.....pura poesia e dolcezza!