sabato 2 febbraio 2013

Ho già tutto ciò di cui ho davvero bisogno... più o meno.

Stamattina piovente, 
un insolito anticipo mi ha spinta dapprima verso il bar, ad immergermi nel piacere di una tazza di caffè condita dal dolce sorriso della Patty, poi, due passi attorno all'isolato, in attesa che i minuti passino (chissà perchè, quando non lo vuoi, il tempo sa essere così maledettamente lento....).
Concluso il girotondo, mi ritrovo ad aspettare. Complice l'assenza di ombrello, in connubio con la pioggia insistente, mi dico che è una palla aspettare così  e, allora, spengo velocemente la sigaretta accesa poco prima  e mi infilo nella cappellina adiacente l'ufficio.
Lì c'è sempre quiete, silenzio, lo spazio è stretto, ci stanno a mala pena quattro persone - due in piedi e due in ginocchio - e penombra.
Non riesco a dire nulla...non riesco a pregare... la sensazione è quella di avere un pentolino, sai quello che usi per far bollire l'acqua del thè? ecco, quello, al posto del cuore, che bolle e ribolle. 
Poi alzo lo sguardo e, per l'ennesima volta, ho davanti quel quadro con la Madonna al Centro, in braccio il Bambino; a destra, credo sant'Antonio, a sinistra un altro fraticello, forse Francesco... mi documenterò...incorniciato da cuori, sai, di quelli "Per Grazia Ricevuta." 
L'accostamento con il pienone di cuori che appaiono nelle vetrine dei negozi in questi giorni, mentre il calendario si avvicina sempre più al giorno di San Valentino, stride non poco e, confesso, mi fa un po' sorridere.
Sopra alla Madre, il Cielo e due cherubini. Quello di destra  guarda Lei, quello di sinistra, guarda Gesù. Ma Gesù, diversamente alla Madonna, non guarda davanti a sè: Lui e l'altro fraticello stanno guardando un po' a destra, non so perchè.
Rapita dalla curiosità, provo ad immaginare cosa stiano fissando di così importante da non guardare l'obiettivo del ritrattista.
Ma, nel mentre, vengo distratta da un altro pensiero : davanti al quadro, tra questo e l'inginocchiatoio, c'è il piedistallo per le candele votive. Le conto, sono venti. Tutte quasi appena accese. Non so perchè ma vedo in esse tanti tanti desideri, tante richieste di aiuto... e mi nasce un: "Si, Signore, ascolta. Io non ho nulla da chiederti, ho già tutto".
Sopra l'inginocchiatoio, una preghiera da recitare quando si accende la candelina votiva. Stupenda. Avrei voluto tirar fuori dalla tasca il mio fido cellulare e scattare una foto, eppure, in quel momento, mi sarebbe quasi  sembrato di profanare un luogo ed un momento troppo sacri.
Una delle frasi di cui era composta diceva pressappoco così: la candela per far luce si consuma, ma consumandosi, illumina... le parole non sono proprio queste, ma, ormai mi conoscerai, la mia memoria è pessima...
 
A differenza delle altre mattine di questa settimana, oggi non ho avuto il tempo di leggere la quotidiana mail che mi indica le Letture del Giorno... ora torno a casa e...
mi accorgo che è La Candelora.
^_^
Grazie!  ;-) !  
 
 

 

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