giovedì 13 marzo 2014

Sto qui un po' per conto mio, mentre in sottofondo ascolto una melodia meravigliosa.

Si, sarà anche il fatto che è suonata al pianoforte, mi prende una nostalgia che dilata il torace come un'immensa bolla, a prendere fiato, tanto fiato.

Un'infezione batterica mi ha regalato qualche giorno a casa da lavoro.
Peccato che,se non stai bene, le pause non sono un granchè ma so di aver appena scritto una stupidaggine, quindi, fai tu.

Così, tra un colpo di tosse, una montagna di fazzolettini di carta, la schiena che mi sgrida perché vuole che mi metta distesa ma io distesa non respiro, do un'occhiata al cellulare.

Ci sono persone amiche che mi offrono davvero molti molti spunti di riflessione.
Ci provo, sfidando il malditesta.
"Devi volerti più bene".
"Sono un inguaribile rompic...".
"Ci ho rinunciato".
"E' colpa mia".

Ecco, alcune frasi creano più prurito in gola della guerra tra neutrofili e batteri e che mi impedisce di respirare normalmente.



 

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