sabato 5 aprile 2014

Esattamente Puntuale. Affermando la domanda.

-"Credi tu questo?"

La risposta è : "Penso di no".
Ma si, onestamente.
Sarebbe poetico, pseudoromantico, dichiarare quanto dichiarato da Marta.

«Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Ma non sarebbe sincero. Vorrei vedere.... (!?)

Me lo sono chiesto tante, troppe volte, cosa avrei risposto davanti a quell'Amico così speciale, davanti alla Sua domanda, pertinente sì, ma lacerante.
 
Penso che, per aver dato una risposta così immediata, Marta deve averlo conosciuto due miliardi di volte meglio di me, e ancor di più.
Marta ha appena perso un pezzo del suo stesso essere!
Non si parla mai della sua mamma, o del suo papà. Solo dei tre fratelli, quasi vivessero gli uni grazie agli altri, le due sorelle, complementari, e il grande Lazzaro, l'unico essere umano a cui sia stato mai permesso di continuare a vivere dopo la morte.
Non si sa quanto anni ancora. Poi, come tutti gli altri, da sempre, fino ai nostri giorni, è morto.

In attesa...

Chissà cosa avrà dovuto ancora vivere, perché gliene fosse concesso dono... immagino qualcosa di molto speciale, ma le Scritture non ce ne parlano... la tradizione vuole che diventi vescovo a Cipro, per un trentennio.
 
Se penso a quante cose ho fatto io, quante esperienze  ho vissuto gli ultimi trent'anni, non saprei quale ritenere la più importante, dato che tutte lo sono... trent'anni sono tanti...
 
-"Credi tu questo?".
Provo ad immaginare gli occhi, lo sguardo di Gesù mentre rivolge questa domanda a Marta.
Mi viene da pensare ai suoi occhi.  Quegli occhi color miele, colmi di lacrime, mentre stessero dipendendo da quella risposta di Marta.
 
Penso a quante volte Lui, avrà rivolto a me, questa domanda, implorando quasi la risposta che desiderava nel cuore. A volte, spesso, non ottenendola...
spesso...

Marta cerca di non farsi rimandare nell'interrogazione. Vuole risultare "preparata" davanti al Maestro. Deve assolutamente fare "bella figura".
Quando Gesù le parla di risurrezione, proprio non pensa - è inimmaginabile, inaudito- a quella di suo fratello e ripete a pappagallo ciò che le Scritture, sentite da quando ha uso della ragione, raccontano .
Ma Lui, la riporta alla realtà, dolcemente, le sussurra di non pensare "solo" a quanto imparato con la testa ma a guardare col Cuore, perché la Risurrezione è li, davanti a lei, in carne e ossa.
 
Tu non c'eri, e lui  è morto.
Entrambe le sorelle, glielo rivendicano.
Ti avevamo mandato a chiamare, tu sei arrivato "tardi"....
 

- «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?».

E' su quel "ritardo", che Lui, invece, è esattamente puntuale.

Apposta.

Sorrido. Quante volte mi è capitato di aspettare una cosa, una situazione, che non arriva.
Quante volte, dopo, mi accorgo che doveva proprio andare così...

Signore,
non ti stanchi mai di me?
Ogni volta, io,  qui a dirti che non fai e non dai quello che ti chiedo.
E tu, niente.
Imperterrito mi sorridi, anche quando io non sorrido affatto, anzi.
Non ne hai mai abbastanza?
.... non dici nulla e mi guardi.
E mi sussurri nel cuore:
 "IO CREDO che TU CREDI. IO CREDO in te. E TU? tu CREDI in ME !".
 

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