domenica 12 aprile 2015

Specchio specchio ....

C'è qualcuno che, più di  tante parole, mi insegna che i tempi in cui mi è toccato vivere sono davvero paradossali.
Tutto quasi spiegato, tutto ormai visto, dal meglio al peggio.
Miriade di strumenti che permettono a me, che abito in Europa, di vedere cosa, in questo stesso istante, stia accadendo in Oceania, od in qualunque altro posto del mondo, o quasi.

Ma... "vedere"... 

Davvero mi basta "vedere" per capire ? 

A me accade anche che, quando non comprendo qualcosa, cerco, attraverso gli occhi (forse perchè più immediati, e, lo ammetto, forse perchè più comodi), di carpire più informazioni possibile. 
Ma, probabilmente,se fossero bastati gli occhi, tutto il resto del nostro corpo sarebbe inutile.
Il problema è che, persino i più sfegatati evoluzionisti, e coloro che hanno riposto le fondamenta dell'esistenza umana nella Scienza, sarebbero i primi a dire che, per forza di cose, allora, saremmo stati semplicemente occhio; perchè sprecare tutte quelle energie a munirci anche un paio di gambe, un paio di braccia, le articolazioni (che col passare del tempo si fanno così sentire....!), i muscoli, un sistema di vene e arterie, e potrei andare avanti all'infinito.
Sarà-anche questa-una delle spiegazioni al profondo desiderio di conoscenza, di vicinanza, tale voyeurismo dei nostri giorni, questa compulsiva mania di guardare, sfogliare le foto, i momenti, gli status, i tanti "mi piace" dei profili altrui, e la relativa vicendevolezza nel pubblicare i propri.

Forse, delle specie animali, solo noi umani "crediamo".
Il nostro credere, tra le altre cose, non è solo un più o meno buono utilizzo delle facoltà cognitive e mentali: è anche -molto- uno spendere il cuore.

Ed è così che Tommaso, il mio gemello, in realtà non vuole "vedere" il Risorto.
Nel fondo del suo cuore, lo vuole "sentire": il suo corpo ha bisogno del Suo contatto, del Suo calore, del Suo appassionarsi talmente a ciascun Tommaso da esserne assolutamente e follemente innamorato e volerne occupare il cuore, per dilatarvisi.
Perchè il ritrovarsi non sia solo il guardarsi frettolosamente, per questo esistono le foto. 
Fredde.
Distanti seppur in mano.
E' questo che sentiamo quando ci manca qualcuno; potremmo  sfogliare per il resto dei nostri giorni l'album dei ricordi, ma gli occhi non sazieranno mai il cuore, della nostalgia che lo riempie.

Fossimo capaci di trasmettere tutto questo Amore, tutta questa Nostalgia di "casa", di mani - quelle bucate Mani - di abbracci (mani sui fianchi, appoggiare la testa vicino al quel cuore) , oggi, saremmo i padroni , non del mondo, ma della Felicità.

Tommaso sarà sempre uno specchio dove rivedermi.

..... e, in particolare ai bimbi che questa e la prossima settimana, si avvicinano alla mensa di Gesù e ricevono per la prima volta Gesù Eucaristia, abbiano Vita, e ne abbiano in abbondanza, come da Te promesso. 
Voler entrare in qualcuno e diventare alimento delle sue stesse cellule, sostanza ... come un ragazzo innamorato della sua amata vorrebbe essere completamente parte di lei, sostanza della sua vita, così hai voluto entrare in ciascuno, per diffondere il Tuo Amore, senza badare a spese, a "mani bucate" !!! 
      proviamo, cadendo e rialzandoci, anche noi? dai ! proviamo! Cerchiamo !





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