Un paio di ore fa stavo camminando di ritorno verso la mia auto, cammino verso casa, e, alla fermata dell'autobus, ho notato due ragazze, sui quindici-sedici anni. Una delle due parlava al telefono con la madre. E' facile intuire quando una ragazzina parla con sua madre: il tono di voce quasi "adulante" tipico di una richiesta, oppure stanco se è la madre che chiama lei per sapere "dove-come-cosa" stia facendo... eppure quasi appena prima di arrivare al loro fianco per poi superarle, quella al telefono mette giù e abbraccia l'amica sorridendo come non mai e l'altra l'abbraccia ricambiando: "Ti avevo detto che avrebbe detto di si!!" .
Sono tornata indietro di "qualche" anno, catapultata da uno dei miei tanti flashback, e per un attimo ho riassaporato lo "stato di letizia" che significa l'avere amici. Amici veri. E poi ho capito che una volta che conosci la vera amicizia, non puoi più dire di essere uguale. E non la scordi più. Al di là del tempo (mio gran nemico) e dello spazio (pure lui non scherza) .
Allo stesso modo, anche se sembra una banalità, una volta che sai cos'è l'amore vero, non lo dimentichi, mai più. E diventa la misura con la quale ti rapporti con in resto del mondo. Nel bene e nel male.
Sarà l'autunno...
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