A volte il nome che ho scelto per questo blog mi mette assai in crisi.
Pensiero n°1.
Ieri mi chiedevo: Caro Dio, ma ... è più lunga la lista delle richieste giuste o di quelle sbagliate?
Quand'è che so se ciò che "chiedo" corrisponde a ciò che "è giusto" per me?
Nuovamente, insomma... molta confusione. E fatico pure a mettere ordine.
E a dare risposte. Si, di quelle importanti, di quelle che hai la sensazione che o dici qualcosa che ne valga la pena, o il silenzio sarebbe il disastro.
Ma, a volte, mancano le parole. O, almeno, quelle adeguate.
Pensiero n°2.
Come faccio a spiegarti che ciò per cui stai passando, l'ho vissuto anch'io?
Come faccio a farti capire che nessuno si può sostituire al personalissimo cammino della propria crescita?
Come faccio a comunicarti di non smettere mai di "chiederti" e di "chiedere" ?
Non è facile rendere ragione della propria vita, agli altri. Delle proprie scelte di vita.
Ne' tantomeno semplice è percepire se si è compresi, se qualcosa è riuscito a "entrare" attraverso il dialogo dei cuori.
Pensiero n°3.
Si, a volte mi sento incompresa. A volte mi illudo che il principio di "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te" sia valido comunemente. Invece non è così. E prendo di quelle legnate sui denti che metà basta.
Pensiero n°4.
I tuoi occhi. ...... i miei occhi, il mio gesticolare.
Pensiero n°5.
Gli occhi di una persona che stamane mi ha ferito.
Pensiero n° 6.
Preferisco farmi molte domande che credere di avere tutte le risposte.
Pensiero n° 7.
Ho censurato il pensiero n°7.
Non è facile abitare il mio cuore. A momenti c'è la nebbia fitta come panna - come stamattina, qui in città.
A volte ci trovo dentro delle cose che non vorrei trovare;a tratti sentimenti di rabbia che non vorrei sentire, oppure un principio di amore verso qualcuno di troppo... insomma... molta confusione.
Pensiero n°1.
Ieri mi chiedevo: Caro Dio, ma ... è più lunga la lista delle richieste giuste o di quelle sbagliate?
Quand'è che so se ciò che "chiedo" corrisponde a ciò che "è giusto" per me?
Nuovamente, insomma... molta confusione. E fatico pure a mettere ordine.
E a dare risposte. Si, di quelle importanti, di quelle che hai la sensazione che o dici qualcosa che ne valga la pena, o il silenzio sarebbe il disastro.
Ma, a volte, mancano le parole. O, almeno, quelle adeguate.
Pensiero n°2.
Come faccio a spiegarti che ciò per cui stai passando, l'ho vissuto anch'io?
Come faccio a farti capire che nessuno si può sostituire al personalissimo cammino della propria crescita?
Come faccio a comunicarti di non smettere mai di "chiederti" e di "chiedere" ?
Non è facile rendere ragione della propria vita, agli altri. Delle proprie scelte di vita.
Ne' tantomeno semplice è percepire se si è compresi, se qualcosa è riuscito a "entrare" attraverso il dialogo dei cuori.
Pensiero n°3.
Si, a volte mi sento incompresa. A volte mi illudo che il principio di "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te" sia valido comunemente. Invece non è così. E prendo di quelle legnate sui denti che metà basta.
Pensiero n°4.
I tuoi occhi. ...... i miei occhi, il mio gesticolare.
Pensiero n°5.
Gli occhi di una persona che stamane mi ha ferito.
Pensiero n° 6.
Preferisco farmi molte domande che credere di avere tutte le risposte.
Pensiero n° 7.
Ho censurato il pensiero n°7.
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