Erri de Luca mi sta parlando, mentre scrivo, dalla tv.
E racconta delle donne scritte da Matteo nella genealogia di Gesù e dei loro peccati sessuali, e parla della sua città, Napoli.
Io,invece, ascolto, scrivo, penso, leggo.... ebbene si, il mio multitasking....
Lo stesso Vangelo dell'inizio di questo post, domani mi richiamerà ad una frase che mi ha sempre, per così dire, schiaffeggiato.
E racconta delle donne scritte da Matteo nella genealogia di Gesù e dei loro peccati sessuali, e parla della sua città, Napoli.
Io,invece, ascolto, scrivo, penso, leggo.... ebbene si, il mio multitasking....
Mi è stato chiesto perchè non ho scritto di Steve, si, Steve Jobs.
Ne ho fatto grande corridoio, come lo ha chiamato Samuele che lo ha letto, nel profilo FCBK, ma qui no.
Ne' lo farò.
Ho però letto l'articolo di Socci su "Libero" di oggi e non mi è affatto piaciuto, questo si. Specialmente la parte in cui leggo le stesse identiche espressioni che mi hanno valso una bella litigata con mio marito appena qualche ora fa, a colazione.
Ma preferisco riderci su. (*_*)!!!
Ok.
Delle letture di oggi ho gustato davvero l'Antifona:
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l'universo. (Est 4,17b)
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l'universo. (Est 4,17b)
Lo stesso Vangelo dell'inizio di questo post, domani mi richiamerà ad una frase che mi ha sempre, per così dire, schiaffeggiato.
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale. Gli disse: Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale. Gli disse: Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Ecco come un imbucato ad una festa potrebbe finire.
Anche a me è successo di sentirmi un'"imbucata"... sul serio. A te no?
Non sentirsi all'altezza - "non indossava l'abito nuziale"
Avere mani e piedi legati - "Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre". Con la paura del buio che ho....
Si, altre volte mi sono sentita gonfia di orgoglio per avere la consapevolezza di essere "tra gli eletti".
Quando mi succede quest'ultima, sembra quasi di camminare senza sfiorare il terreno, una bellissima sensazione.
Credo che ci siano grandi persone e piccole circostanze e che, entrambe, vanno riconosciute in tempo, ovvero, prima che sia troppo tardi.
Per quanto riguarda gli invitati.
E quando,invece, sono io che preparo la festa?
Quante volte mi capita di "preparare tutto nei minimi dettagli" - "Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite(...) " e poi le cose vanno per un altro verso? (penso anche solo al nervosismo che si appropria del mio buonumore quando "è il tavola" ma le mie chiamate restano ignorate ^_^ ) .
Illusioni deluse, promesse disattese, eppure anche belle speranze soddisfatte e grandi, tante aspettative.
Questa è la vita, e il suo senso, probabilmente.
Una piccola riflessione me l'ha regalata Samuele, pubblicando questo articolo che, ora, condivido qui. Si, parla di lui, di Steve Jobs, ma il contenuto è di quelli che, a mio parere, mettono in moto cervello e cuore.
Inizia così :
Questo articolo non è mio. È stato pubblicato poche ore fa da John Gruber, sul suo blog Daring Fireball, ed è probabilmente il più bel ricordo di Steve Jobs tra quelli che ho letto oggi. Ringrazio John per avermi permesso di tradurlo e pubblicarlo.
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Dopo il keynote della WWDC, quattro mesi fa, vidi Steve, da vicino.
Sembrava vecchio. Non vecchio in un modo che si possa misurare in anni o addirittura decenni, ma impossibilmente vecchio. Non stanco, ma esausto; non malato o indisposto, ma piuttosto, in un certo senso, antico. Ma non i suoi occhi. I suoi occhi erano giovani e luminosi, la loro intensità intatta, pronta a trasformarsi in un’arma. La felpa era un po’ consunta, i jeans consumati sugli orli.
Ma quello che mi colpì furono le scarpe, le famose New Balance 993 grigie. Anche quelle erano un po’ logore. Ma anche questo: macchie di erba fresca verde brillante sotto i talloni.
Quelle macchie d’erba mi riempirono la mente di domande. Come se le era fatte? Quando? Sembravano fresche, al massimo di due o tre giorni. La preparazione dei keynote Apple è notoriamente e ovviamente intensa. Ma non così intensa, sembravano suggerire le macchie, da consumare interamente i giorni di Jobs. Non c’è erba al Moscone West.
Di sicuro, galoppava la mia mente, di sicuro ha più di un paio di queste scarpe. Potrebbe permettersi di comprare la fabbrica che le produce. Perché indossare questo paio sporco d’erba per il keynote, un’apparizione pubblica di livello incommensurabilmente alto? La mia ipotesi: non l’aveva notato, non gliene importava. Uno dei molti doni di Jobs era sapere di cosa preoccuparsi. Sapeva come focalizzare il suo tempo e la sua attenzione e a cosa dare priorità. Le macchie d’erba sulle scarpe non avevano superato l’esame.
* * *
Ieri sera tardi, molte ore dopo che si era diffusa la notizia che se ne era andato, il mio pensiero è tornato a quelle macchie d’erba sulle sue scarpe in giugno. Solo ora capisco perché abbiano attirato la mia attenzione. Quelle scarpe sporche d’erba erano il risultato di un tempo limitato, speso bene. E allora la storia che mi sono raccontato è questa:
Mi piace pensare che avvicinandosi al suo ultimo keynote Steve si sia preso il tempo per una camminata lunga e tranquilla. In un bel posto, dove non ci sono sentieri e l’erba cresce alta. Mano nella mano con sua moglie e la sua famiglia, il sole caldo sulla schiena, i sorrisi sui volti, l’amore nel cuore, in pace con il loro destino. " .
Piaciuto? A me si, tanto. ^_^
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