domenica 29 settembre 2024

L'importanza di giocare. sempre.

Mentre ero a messa, questa mattina, pensavo che è il primo Anno Liturgico dopo molti anni che non sono -diciamo- "con le mani in pasta".
Di fatto, la mia presenza a quell'orario di celebrazione inconsueto, è comunque indicativa di grande supporto e vicinanza a chi ha raccolto il testimone ed oggi vive la giornata di "pianificazione", sulla linea tracciata dal Sinodo diocesano e dal nostro vescovo.

Ho accompagnato e accompagnerò ogni momento del loro cammino, augurando di tutto cuore fede autentica, arricchita di energie nuove e fresche, cambiamenti utili a tutta la comunità, consapevolezza dell'importanza e significato del cammino che, insieme, per tutti noi, intraprendono.

Come mi riesce e come mi è più  consono. Nel Silenzio.  Accompagno.

Chissà, forse, come desidererei anch'io, per me?
("Tutto il Bene che desidero per me, lo desidero per te"). 

Mi è balzato alla mente un ricordo, così, all'improvviso: io che, mentre tengo in braccio uno dei miei figli, ad un certo punto, le due piccole manine, una sulla guancia destra ed una sulla guancia sinistra, riportavano il mio volto ed il mio sguardo verso di loro. Succedeva spesso.
A volte era quasi un gioco, tra di noi, io che facevo finta di non dar retta e loro, a prendere tra le due manine  cicciottine la mia faccia ed inidirizzarla verso di loro.

Come a dire "Ehy, guardami, sono qui, non c'è niente di più importante di questo!".

Vero... 

Spesso in questo giorni, Ti ho preso il volto tra le mie mani e ti ho chiesto così.

Continua a tenermi in braccio, 
Ti prego. 
Continuiamo questo nostro gioco in cui ti ricordo che sono qui, anche se Mi stai tenendo stretta a Te.

Amen







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