magari ridendo e deridendomi, ché sono salita su un albero per cercare di vederti.
(Qualcuno, forse, mi ha indicato.
O forse i tuoi occhi sempre vedenti mi hanno trovato).
Passavi di lì e io non sapevo come fare.
Eppure la mia convinzione che saresti passato, mi ha spinta a salire.
Ci ho provato
Mi son detta "ci deve essere un modo"...
Adesso attendo, Lui, che passerà.
Per tutte le volte che ho cercato la scala.
Per tutte le volte che non l ho trovata.
Per ogni volta che i miei piedi erano più pesanti del desiderio di sollevarli dal fango.
Per tutti i momenti in cui non c'era un albero dove arrampicarmi.
Per ogni volta in cui non ho capito che l albero che mi donavi aveva due gambe e due braccia come me, la mia stessa disperazione e la stessa voglia di gioia.
Per la fatica che mi dissuade dall'ascolto dei miei stessi bisogni.
Per ognuno di questi momenti, non smettere di cercarmi, tra i rami e le foglie di una vita, la mia, così imbottita di fare, correre, apparire...
Rendimi capace di far salire, di elevare, di accogliere tra i miei rami, tra le mie foglie, germogli e spine, come uno sicomoro, chi mi incontra, ché possa intravedere il Tuo volto, il tuo Amore e la tua Pace.
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