Natale perché.
Poche ore e sarà anche quest'anno Natale.
In barba a tutto quel che accade.
Ce lo meritiamo anche quest'anno?
In questi tempi balordi?
In mezzo a tanta cattiveria?
Nasci di nuovo, Signore? Dopo oltre duemila anni di miserie, di guerre, di calamita, di umiliazioni, di morte e risurrezione?
Nasci per morire.
Come noi
Nasci nudo. Bisognoso di cure. D'inverno.
In un inverno del cuore che ha raggiunto limiti che, forse, nemmeno Tu, immaginavi.
Gia, il flagello che colpiva la Carne era più dolce dell'indifferenza di chi ha sentito parlare di Te e ti ha messo alla porta del suo cuore.
Nasci di nuovo, in un mondo sempre più impresentabile, in cui il Male ha permeato persino l'interno delle nostre famiglie, dividendoci, spezzando legami d'amore, come lui solo sa.
Ma io credo che Tu sei la risposta migliore.
Non vi è altro, oltre. Oltre Te.
Nessun'altra Speranza.
E chi non ci crede, non è perduto: ha già perduto.
Eppure, Tu attendi che il nostro avvento si compia e che, finalmente, ti permettiamo di nascere di nuovo, nei nostri cuori trivellati.
Nel mio Tempo, questo tempo, cerco di sbaraccare e pulire la stalla, cerco di farti posto.
Perché Natale, Signore. Perche è Natale.
Maranatha.
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