Azione - Reazione

C'è stato un tempo in cui anch'io sono stata quattordicenne.

Il problema è che lei, quella adolescente, si è talmente convinta di essere eterna che, cos'ha pensato ? di infilarsi in me, come una spina, un tatuaggio, un neo, un boh, in modo tale da essere sempre presente, nonostante il passare degli anni ed ogni tanto da capolino da dietro una tenda e si fa sentire.

Quindi ritornano i sogni, la voglia di musica, di letture, di occhi sgranati e stupefatti. 

Essere "sani" vuol dire tanto. Essere "guariti", di più.  Il guarire non ti fa dimenticare che avevi perso la sanità e quanto ci sia voluto per riottenerla tutta, o in parte.

Qualche giorno fa, è mancato un familiare a noi molto vicino, dopo un calvario durato quasi quarant'anni. 

Era un medico. 

Al termine del funerale, mi ha molto colpito questa frase pronunciata dal figlio "La salute è un dono. Lui non l'ha mai avuto. Ma si è prodigato perchè gli altri la avessero,". 

Portare in dono anche quello che si desidera profondamente per se' ma non si ha è, forse, la piena realizzazione della Vita. Sicuramente, dell'Amore, quello vero.

Azione - Reazione. 

Non avere in dono la salute ma donarla agli altri.

Aver subito un torto e non cercare vendetta.  Se penso a tutti i torti che ho commesso ... non vorrei  subire la vendetta di chi li ha  da me ricevuti. 

Sono risposte a situazioni, che sbaragliano gli schemi mentali. O no ?

Sussurrare a chi ti urla, compiere un gesto gentile a chi ti ha appena insultato o umiliato.

E' la logica dell'Amore, credo (credo nel senso che ci credo davvero) .

Anche quando, nella quotidianità, subisci prepotenze e il porre l altra guancia è interpretato debolezza o remissivita'. Appena vissuto. un paio di pomeriggi fa. 

Se ci pensi... ti ritrovi dentro quel racconto, ogni giorno.
A volte sono cose che ti passano sotto gli occhi senza che ,tu, nemmeno te ne accorga, pur vivendole.
Oppure te ne accorgi solo e soltanto tu. E Lui. 

Cosa scegli? Alzare la voce? Picchiare restituendo sofferenza a sofferenza ?

Io no. Io scelgo di non restituire.

E' molto molto faticoso, questo si. 

E' come prendere sulle spalle un bel peso e portarselo dietro per un po' di cammino. 

Ma c'è bisogno di spezzare le catene dell'odio che ci tengono prigionieri ( facendoci credere che, siamo liberissimi, chè chi ce lo fa fare di stare  zitti e subire, picchiamo più duro, velocemente, senza troppi indugi...invece di usare il cuore).

Può esserci qualcosa di più rivoluzionario di questo ? 

Ecco, la "me quattordicenne" che sognava di cambiare il mondo, che voleva la rivoluzione, che parla, parla e, perchè no?, ispira. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».