lunedì 9 dicembre 2019

Le case hanno sempre bisogno di un po' di manutenzione.
Non sempre però, ci si può permettere ristrutturazioni, non sempre si ha denaro,  tempo disponibile, voglia... e allora, si rimanda.

Anche  le relazioni.

Io sento, ad esempio, che avrei tanto, molto bisogno di metter mano a questa stanza, il mio cuore.
Occorrerebbe una bella ristrutturazione.
Spalancare bene le finestre, fare entrare tutto il sole possibile e quell'aria pulita e frizzantina delle prime ore del giorno.
Poi pulire. Acqua calda, in questo caso salata; lasciarmi andare ad un pianto liberatorio come da molto non succede.
Stamattina stava quasi per accadere ma, fortunatamente, sono riuscita  a prenderlo per i capelli - il cuore-  e buttarci sopra tre o quattro coperte di lana pesante. L'ho lasciato li, rimproverandolo di aver per un attimo preso il controllo della situa, in un momento del tutto inopportuno.
Deve ancora imparare che comando io, non lui.
(povera illusa...)
chè poi, ieri sera, gli avevo già fatto un super regalo : un bel bagno caldo. Mi era persino passato il mal di testa che, dal mattino, mi faceva compagnia, eppure, nonostante ciò, non è ancora contento.
Va bè, pazienza.

Qualcuno in questa settimana mi ha detto che parlare con me è sempre confortante.

Mi  piacerebbe pensare che sia cosi, perchè credo profondamente nell'importanza fondamentale di essere strumento di gentilezza e aiuto per gli altri.

In tempi come i nostri, di "pseudo democrazia", "post verità" e chi più ne ha più ne metta, che senso avrebbe cercare un "re" ? Che poi, come dovrebbe essere questo "re" ?
A me sicuramente, in un momento di molla, di autentica stufentezza come questo, mi aiuterebbe;  intendo, avere qualcuno che mi indichi cosa fare e magari come farlo, senza dover dedicarci troppo tempo e energie, fidandomi completamente della richiesta e della sua stessa realizzazione. Lui chiede, sapendo cosa sia meglio per ciascuno, senza conflitti di interesse, sapendo esattamente cosa chiedere e a chi, senza pretendere che alcuni facciano al di sopra delle proprie capacità, ne al di sotto, con una visione globale di Bene Comune.
E questo stesso, in caso, se serve, impugna pure la spada per difenderti.
...ehm ehm... insomma un re, ecco.
il mio re non è di questo mondo... forse, nemmeno i miei desideri, lo sono: mi scopro sempre di più così diversa, seppur apparentemente mimetizzata, da quello che mi circonda, che molto spesso questa schizofrenia mi fa sentire fuori luogo, incapace di comprendere e di farmi comprendere.

Poi guardo Te.

Sulla croce. Dalla quale non sei sceso, alla quale non hai rinunciato.
Stare al proprio posto. Che dura ! Ci si allena, dall'inizio.












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