domenica 19 giugno 2022

Corpus Domini, anche quest'anno

Trovo in me un forte desiderio di riflessione e revisione.

Penso che ci siamo abituati ad essere autoreferenziali: abbiamo interiorizzato che sia necessario anteporre le proprie istanze al bene collettivo

Non si tratta di pandemia.

Nemmeno di guerra.

E' proprio un atteggiamento  talmente radicato nei cuori, che è un enorme fatica riuscire ad alzare lo sguardo verso qualcosa di diverso dal "dovere per forza" e per "prima cosa" stare meglio io, qui, ora. 

Che, di per se, non è del tutto errato. Ma in un contesto comunitario, diventa poco fraterno. 

Perchè, molto spesso, in una comunità, puo capitare di dover mettere in ordine le priorità ed accorgersi che, la mia istanza, la mia realtà. forse, questa volta, si può posticipare, se questo posticipare porta al perseguimento di un vantaggio altro, più grande. 

Di qualcuno che ti è prossimo. Di tanti che lo sono.

Posticipare, non Rinunciare .

Credo profondamente vero il fatto che l'eesere umano richieda una cura costante, continua.

Tra le cure continue penso abbia un posto fondamentale la formazione. In un continuum. 

Se non ci riabituiamo ad avere bisogno di formazione, purtroppo, andremo incontro ad una regressione.

Perchè nel cuore dell'essere umano convivono aspetti meravigliosi ed alcuni aspetti degni di impegno e correzione, le contraddizioni che convivono in noi spesso ci disorientano. C'è bisogno quindi ,di riorientare costantemente il cuore. Ma, per farlo, è necessario rendersene conto ed avere la volontà di prenderlo in mano, coccolarlo e curarlo, questo nostro cuore . 

Senza questi di passaggi, diventa molto, molto complicato parlare di coerenza, di testimonianza, di valori condivisi. 

Quando , oggi, il Signore mi dice " Tu stessa dai loro da mangiare" ,  forse, mi sta chiedendo di dare un po' del mio. 

Se non avessi avuto quei pani e quei pesci ? Se non avessi quel mio poco da condividere, da spezzare con ? 

Quanto denaro sarebbe bastato per comprare "cibo" - per andare incontro ai bisogni dell'uomo che incrocia la mia strada - e saziare ed averne in avanzo ? 

Non smettiamo di cercare.

Non smettiamo di porci domande.

Non chiudiamo i nostri cuori.

Di benedire, spezzare, dare. Le nostre vite. 


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