sabato 15 febbraio 2020

senza titolo

Tutto mi manca di quel poco che avevamo.
Affondare il mio viso indistintamente rigato dalle lacrime di un capriccio o di un dolore, tra le tue enormi braccia,  con la certezza che avrei trovato rifugio, chè tu mi avresti protetta da qualsiasi situazione.
A volte mi trovo a pensare a quali consigli mi daresti, se ti raccontassi i miei giorni...
"Troppo presto" è stato il lasso di tempo con cui ho misurato e che ha percorso la mia lontananza da questi affetti così fondamentali.
Sarà questo il motivo per cui, ogni volta che i miei figli escono di casa, il rituale è sempre lo stesso: un bacio e poi, una volta chiusa alle spalle la porta, quella strana sensazione di non averli salutati sufficientemente.
Non eri un buon padre, ma eri il padre perfetto per me. Incapace di fare anche da madre ma nel mio immaginario di cui eri re ed idolo, sembravi solido come una roccia, anche nei tuoi momenti più deboli. 
Spesso mi ritrovo ad evocare la tua voce che pronuncia il mio nome,  che era il nome di tua madre. 
Non ti ho mai chiesto il perché di questo nome. 
Non ti ho mai chiesto tante cose. 
Sono certa che sapresti supportarmi, se potessi dirti.
Quanto è passato da quando non ci sei più? Non ricordo. Non sono brava con alcune date. È sempre tanto, troppo tempo. 
Un tempo che dilata i ricordi, quando ci sono.
Ma oggi è il tuo compleanno e, come ogni giorno, io ti penso. 
E mi manca essere figlia. 
Ciao pa'.






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