domenica 7 marzo 2021

Noi, abitanti delle sedie delle ultime file.


Come sempre, anche stamattina ero in ritardo.

Lo so, ho un problema con il Tempo.

Comunque, a orario scaduto - la funzione sarebbe iniziata alle 10,30- corro giu in garage, apro la porta, prendo la bici, chiudo la porta, inforco la bici, comincio a pedalare verso la chiesa, giro l'angolo, arrivo a dieci metri e... trovo due Amici, impossibile non fermarmi a salutarli. 

Il mio Dio, avrà già dismesso da mo' l'orologio - tanto il Tempo è Suo - e starà sorridendo alla celebrazione di un'Amicizia, poco conta un breve ritardo... 

L'incontro poi, è di quelli - e sono davvero pochi, anzi pochissimi, avanzano dita in una mano - in cui l'abbraccio non dato costa fatichissima (meno male che stringevo forte le manopole dei freni della bici, in una sorta di transfert). 

Saluto, metto il lucchetto alla bici, salgo le scale, mi sanifico, entro in chiesa. Tutti già al loro posto, resta libera qualche sedia, io scelgo quella più in fondo, l'ultima, il mio posto preferito. Avevo agognato tanto questo momento di "tranquillità"  tutto per me, per Noi. 

Di li a poco, entra un'altra persona, in ritardo piu di me,  e si siede sulla sedia alla mia destra, ancora disponibile. 

Percepisco il suo stato: si muove di continuo, gambe, braccia, mani. Penso che mi dispiace, che dev'essere una persona nervosa, un po' stressata (ma perchè devo essere così empatica ?!? ) e...

Comincio ad auto osservarmi (sarà che anch'io mi muovo così ? si vede anche in me tutta l'agitazione? ho dei comportamenti compulsivi, tipo tentennare le gambe, muovere le dita tra le mani, ruotare i pollici uno contro l'altro?... oddioooo... ) . 

Intanto i dieci comandamenti letti da Michela, restano in background...

Arriva un'altra persona, una signora sui settant'anni e si siede davanti a me. Mette la borsa sopra la mensola del banco di legno, si guarda intorno. Poi, guarda insistentemente a sinistra, come se volesse dire  qualcosa  a qualcuno... poi a destra, poi verso dietro, verso di me. Una volta. Due volte. Alla terza, mi avvicino e le chiedo "Scusi signora, ha bisogno di qualcosa ? posso aiutarla ?" e le appoggio una mano sull'avambraccio, come a sorreggerla accennando un gesto gentile.

Lei mi guarda da sotto gli occhiali spessi e, nonostante la ffp2, riesco ad intravvedere un sorriso: Mi dice un po' sorpresa: "No grazie, stavo avvisando mia figlia che c'è una sedia libera, un po' più avanti". 

E io, sorrido,  tirando un sospiro di sollievo, salvo poi pensare - senza avere il coraggio di voltarmi indietro -  "Chissà cosa avrà pensato la figlia...".

Ho immaginato che mia madre avrebbe, all'incirca, la sua stessa età... 

Dopo qualche minuto, in cui ero li tutta persa nei miei pensieri pazzi, la signora si gira verso di me e mi dice sorridendo: "Comunque grazie, sa, signora ? " . 

"Di nulla, si figuri", ricambiando il sorriso...

E li, chissa perchè, mi sono commossa. 

Il mio Dio, sbaraglia sempre i miei piani. 

Rovescia tutto, nel cuore. Non si arrende mai,davanti ai miei mercanti. 

Ti lascio, Signore, flagellare le mie convizioni, squotere i miei pensieri, alzar la voce alle mie piccole menzogne, alle credenziali per poter sentirsi a posto, ai dazi pagati pensando di pareggiare il conto. 

Grazie, perchè non ti stufi mai, al contrario di me. 

Perche tu Ami. Ami di più. Sempre oltre misura.  A misura Divina. 




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