mercoledì 25 dicembre 2024

Mangiatoia.
In pietra
In legno
Di stracci
Di paglia
Ti attendeva. 
Li.
Da sempre.
Ti ha accolto. 
Fredda, l'hai scaldata. Col Tuo corpo.
Si, forse era proprio di legno.
Legno di pino. 
Lo stesso della Croce.
Non pesava tutti quei chili, era leggera, quel tanto che serve ad accogliere il Bimbo che in essa veniva deposto, quando mamma, piccola anche lei, era troppo stanca per tenerti in braccio.  
Lei, amava tenerti in grembo. 
Così anche dopo la tua deposizione.
Terra vergine, grembo inviolato, come quella tomba da cui non potevi non sorgere, per tutti, per noi, per sempre, così come -oggi- nasci.
E rinasci.
A ricordarci- senza mai stancarti -che siamo tutti fratelli e coeredi di Vita divina, eterna.
Cosa trasforma una mangiatoia, sporca, fredda, acre, in una culla accogliente ?
Incredibilmente, da oggetto inanimato, essa si riempie, colma di stupore per la Vita nuova, inaudita, inverosimile, di Te e questa presenza rimarrà in eterno, anche per chi la respingerá.
Così, il mio cuore. 
Spinoso, aspro, ostile.
Amen

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