domenica 14 dicembre 2025

Se penso al dolore che provo in queste settimane, posso solo paragonarlo, si, ad una prigione.
Un'ingiusta prigione subita, dentro la quale sale la rabbia dell'impotenza, del non avere tra le mani la possibilita diretta di cambiare la situazione e di trovarmi legata nuda, al freddo, mani e piedi, più che da una corda, da un collante cosi vischioso che aderisce alla pelle, alle ossa, al cuore.
Mi devo fidare di Te?
A chi altri dovrei appellarmi? 
C'è qualcun Altro, tuo Superiore, a cui devo rivolgermi ? 
Perche, quando subisci un'ingiustizia, metti tutto in discussione. Si.
Ma è proprio da li, dall'abisso della disperazione profonda che a Te grido, nella certezza costellata da mille dubbi, che Tu Sei Amore. 
#Avvento2025 #terzasettimana


Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui»

domenica 19 ottobre 2025

Nel drone dell'interioritá



Se per me il mondo - la vita - dovesse finire oggi, se Gesù oggi venisse per me, quale persona troverebbe?
Cosa e chi troverebbe? 
(Penso all'ultima domanda del Vangelo di oggi...)


Molto spesso mi trovo a guardare dall'alto, quasi fossi a bordo di un drone, le situazioni e le diverse giornate che scorrono, che io voglia o non voglia, a giudicarle e a viverne la pesantezza o leggerezza, in base ai miei filtri.
Come queste settimane di silenzio.. e quando non scrivo è proprio sintomo che non sta andando troppo bene.
Pochi giorni fa si parlava di Giornata per la Salute Mentale... a fermarsi un attimo, anche solo in se stessi (nonostante la cronaca quotidiana ci  infarcisca a più non posso tra guerre, pestilenze, femminicidi, omicidi, riapertura di cold cases, podcast, reel, interviste e via via...) nella propria interiorità, penso sia raro percepire anche solo un qualcosa che si avvicini alla serenità.  
Difficile scorgerne traccia. 
Tutto è in travaglio.
Speriamo nasca presto qualcosa di migliore.
Intanto , appunto, speriamo coscientemente, continuando a portare luce, a favorire gentilezza, a pazientare davanti alla prepotenza, a riflettere prima di reagire. 
Insistiamo a rimanere umani. Insistiamo. 
Anche questa può essere "preghiera", una preghiera del cuore abitato dalla Luce che, nonostante tutto, malgrado me e te,nonostante a volte in preda allo sconforto, continua ad essere più forte di qualsiasi oscurità e, nel Silenzio, Lui è li. Alla tua destra. 


Dal Salmo 120
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.".








sabato 2 agosto 2025

Qualche volta accade che alcuni pensieri arrivino così, all'improvviso.
Ti appaiono nella mente senza preavviso, come quelle insegne intermittenti, che vedi anche in pieno giorno. Così.

E così, quando succede, cerco di accoglierli, anche quando sono dolorosi. A volte, libera di piangere, piu spesso non libera.

Non so se capiti a tanti di voi o a pochi ma, ad esempio, essere lontani fisicamente dalle persone che si amano di più, di una lontananza incolmabile, da tanti, troppi anni, a volte questa lontananza si fa pesante.
Vuoi perchè ti accorgi che sono davvero così estremamente rare le persone che ti vogliono Bene disinteressatamente, vuoi perché proprio in quel preciso momento vorresti tanto perderti in certi occhi, in certi sguardi, in certi abbracci. 

Ci sono momenti in cui sento di non appartenere a nessuna delle realtà che mi definiscono.

Casa. Cos'è per me casa? Qual è per me casa?

Famiglia. Quale? 

Ruolo. Quale? 

... poi passa. E se non passa, passa.




https://www.instagram.com/reel/DMaspp8s_js/?igsh=MTVwMGJhYW5lZXB2aw==

domenica 20 luglio 2025

C'è posto per me?

C'è posto per me?


Sembra chiedere il Cristo, che entra nel mio villaggio, senza forzare alcuna porta, senza sfondare entrate, con tutta la delicatezza  di chi Ama al primo sguardo e sa di essere in un luogo sacro: il tuo cuore, il cuore dell'uomo.
Nel susseguirsi delle Letture dell equilibrio, come le ho io denominate, quella della scorsa domenica e quella di oggi, in bilico tra l’essere alternativamente l uno e l'altro,  l assalito, l assalitore, quello che se ne frega, quello che presta soccorso, oppure  tra colei che si affanna perché tutto riesca al meglio e quella che pende dalle labbra del maestro mentre lo ascolta seduta ai suoi piedi.

Perchè Lui prova a spiegarti che, in una Vita vera, in una vita vissuta,  sei tutte e ognuna di queste variabili e, nonostante questo, Ti Ama.
Perchè ,mentre la stragrande maggiora della gente, non vorrà perdonare i tuoi errori in quanto sicuramente li ripeterai,  Lui proprio per la tua imperfezione, non smettera mai di perdonarti, perche Ti Ama.

giovedì 10 luglio 2025

Quel momento del giorno in cui non è ancora buio ma non è più luce.
Quante volte mi trovo in questa situazione, ultimamente.
Quella sensazione in cui ti sembra di star scivolando verso altro, senza riuscire a evitarlo; l idea di vederti quasi perduto, la fatica di trovare una collocazione.
Cerchi l equilibrio in ogni gesto mentre ti invade la sensazione che, per quanto ci provi a rimanere in piedi, forse non dipende nemmeno più dalla tua stessa volontà.
Certo che, sai bene, c'è chi sta molto peggio.
Certo che riconosci di avere molti privilegi, ad essere nato in un primo mondo, ad avere avuto accesso ad una buona formazione, ad una retta educazione, ad un pensiero il più possibile aperto.
Eppure, senti che non basta nulla.
Oh si, è chiaro che non avresti mai il coraggio di lasciare la barca, che ad ogni modo cercherai di farti andar bene quel che sei e che hai. 
Ma la felicita, come ti dicevo un po di tempo fa, è un miraggio lontano che cerchi di acchiappare ma è sempre troppo sfuggente e si lascia sfiorare, senza che tu riesca a raggiungerla se non per qualche manciata di nanosecondi. 





sabato 5 aprile 2025

Chi conosce bene le.Scritture, spiega che la prassi seguita da due fidanzati nella legge ebraica di duemila anni fa prevedeva una sposa quasi bambina, dodice/tredici anni e uno sposo più o meno diciottenne ed era sancita due tappe: prima delle nozze vere e proprie avveniva lo sposalizio, che durava un anno e, durante il quale, i fidanzati non convivevano; l'anno dopo, arrivavano le nozze. 
Se uno dei due tradiva l'alto durante l' anno di sposalizio, si prevedeva la lapidazione, che, sempre al dire degli esperti, consisteva nello scavare una buca profonda circa le altezze di due uomini (oltre 3 metri?) in cui il primo testimone doveva gettare la vittima. Se questa moriva sul colpo, bene, altrimenti il secondo testimone, carico di una pietra pesante circa 30kg , doveva lanciarla sulla persona. Se moriva, bene. Altrimenti  tutti i presenti iniziavano a gettare sassi, fino alla sua morte.
Sul tempismo di come si sia riusciti a beccare in flagranza giusto giusto per l occasione, una ragazzina (magari pure inconsapevole o costretta) e il ragazzo (che però non entra mai in scena chissà perché) non potremo mai comprenderlo. 
In ogni caso, la ragazzina era già stata condannata a morte, già morta per la sua famiglia e per la dura legge mosaica. 
La conducono davanti a quel nuovo profeta che parla solo di misericordia e di perdono, di nuovi cieli e nuove terre, di cuori convertiti e da convertire, non è, almeno apparentemente, un giudice spietato.
Qualsiasi sia però la sua opinione "che ne dici?" , sbaglierebbe: dice non lapidatela ed infrange la legge; dice lapidatela e infrange il cuore delle tante persone che hanno appena trovato in lui un po' di sollievo da prescrizioni, condanne, peccati... 

Ha bisogno di staccarsi dalla scena. 
Si accovaccia. 
Scrive. 
Tira giù le persiane. Quando fuori e notte, non serve tenerle aperte. Anzi, è pericoloso. 

Ecco.

Non è necessario rispondere immediatamente.
Non è necessario trovare subito la soluzione ad ogni problema.
Alcuni momenti richiedono una pausa. 
Ricalibrare.

Così difficile...

Non viene detto che fine abbia fatto la ragazzina.
Sarà tornata dalla sua famiglia? 
E la sua famiglia l'avrà perdonata?
Non sappiamo.
Sappiamo solo che le è stata concessa di nuovo la Vita.
Come una risurrezione.
Quasi estorta una promessa di far la brava.
"Neanch'io ti condanno, va e d'ora in poi non peccare più.".
D'ora in poi.
Chissà da anziana, quanto ci avrà ripensato a questo episodio... quante volte ancora, avrà commesso errori, dopo tutto la Vita, si sa, è un continuo sfidare la correttezza dei cuori.
Ci si prova.
Forse, nello scrivere sulla sabbia, qualcuno dice, uno ad uno i peccati dei presenti, Lui ha ridato Vita anche a loro, mettendoli davanti ai loro stessi errori, perché nessuno è così perfetto da non meritare una seconda possibilità, un rinascere quotidiano.
Già...





domenica 2 febbraio 2025

LUCE


Si può vivere tutta un'esistenza, corta o lunga che sia, senza Speranza.
Chi è senza Speranza, purtrpppo, vive come fosse già senza vita e , se ti senti senza vita, nulla ha senso, ogni cosa perde il valore. 
Ogni giorno è indifferente, uno vale l altro.
Cosa ti fa ritrovare la speranza? 
Qualcosa di inaspettatamente bello?
Un sorriso, un messaggio, un gesto magari nemmeno verso di te, al quale assisti?
E pensi : "....forse non tutto è perduto". 
E riparti a vivere, anche solo per un breve momento.
Ti si gonfia il cuore, riprendi fiato, senti.
Per un attimo senti.
Senti che qualcosa, in te, sorge di nuovo.
Risorge.
Forse, la Vita è fatta di questi piccoli momenti di grazia.
E di grazie da esprimere. Di gratitudine. Perché non è tutto buio, come spesso vorrebbero farci credere. 
Luce c'è.
E torna, ogni volta che ce ne accorgiamo.

Ci sia data, oggi più che mai, questa Grazia.
La grazia di accorgerci, con un po' di forza di volontà -ingrediente che dobbiamo, per forza, mettere noi - e aprire gli occhi dell' anima per accorgerci dei piccoli momenti di luce. Reimparare a commuovere il cuore e le viscere, a convertire questo senso strisciante di perdita di Speranza -"di-sperazione"- e tentare un accenno di gratitudine.


Oggi è la giornata della Candelora.

Due anziani - Simone e Anna- che, alla fine, si rivelano sicuramente più giovani di tanti, si lasciano commuovere perché dentro di loro, la speranza trova humus.
E possono finalmente chiedere il raggiungimento della Pace. 
Quella Pace che fa, della nostra vita, che ne valga la pena. 
Quella Pace che fa della nostra Vita, una Vita Buona, degna di esser vissuta.