sabato 30 marzo 2024

l'alba. finalmente.

Nelle lunghe notti di veglia,
Quando capita di non riuscire a dormire, per pensieri, per dolori fisici, la notte sembra dilatarsi ed espandere il buio ovunque.
I minuti scorrono lenti e, ad un certo punto, dopo aver scrutato ogni centimetro di parete, ogni angolo di soffitto, inizi a sperare di scorgere qualche piccolo barlume, le prime luci del giorno.
Ti è mai capitato?
E allora ti sembra più giusto, alzarti e cercare di reagire, facendo, muovendoti, andando.
Anche se è ancora presto, troppo presto.
Anch io attendevo con ansia che le ultime tenebre della più lunga notte che seguiva i giorni più drammatici, si diradassero e arrivasse, finalmente, l'alba, per andare il più vicino possibile al mio Signore.
Nel percorrere quel cammino che mi separa dal sepolcro, mentre scendono le lacrime,
penso che non abbia importanza se, una volta lì, troverò l' enorme, spessa, fredda pietra tonda che funge da prigione, che bloccherà le mie mani dal carezzarTi un'ultima volta, dal dare un ultimo estremo gesto di cura, di Amore...
Prima o poi arriveranno anche gli altri, faremo insieme... intanto vado, anche se è presto.

Eccomi, Gesù, faccio più in fretta che posso, c'è poca luce, ancora, vado lenta. 
Ho con me un piccolo pettine, il balsamo, l unguento di Nicodemo, un po' d'acqua. 
I teli per lavarti li porta tua Madre; sarà Lei a togliere dal tuo corpo il sangue a lavare le tue ferite.
Eccomi!

Perché è aperto, qui?
Chi ha divelto il portale?!
Corro a vedere!
Dentro non c'è nessuno!
Dove sono le guardie?!
Dove Sei, Signore ? Dove... cosa...

Pietro! 
Giovanni! 
Maria ! 
Hanno portato via il mio Signore ! 

Ma Giovanni, preso tutto il coraggio possibile, è entrato. E ha capito. Abbiamo tutti capito.
Ogni cosa. In un fulgore.

La morte è stata sconfitta.

Sei Vivo.

Sei Vivo. Per sempre. Per tutti.